
[WEBINAR ECM DI AGGIORNAMENTO MEDICO SCIENTIFICO GRATUITO]
"Probiotici nei disturbi d'ansia e dell'umore”
RELATORI: Dr.Piergiorgio Miottello - Medico Neuropsichiatra -Dott.Luciano Lozio - Farmacista e Farmacologo
Questo webinar ECM è rivolto ai professionisti sanitari e del benessere (uditori) e riconosce 3ECM agli aventi diritto.
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Argomento
Il rapporto tra intestino e cervello deve essere preliminarmente considerato come una costante comunicazione bidirezionale in grado di influenzare la funzionalità di entrambi (asse intestino-cervello).
I canali di comunicazione utilizzati sono molteplici: il nervo vago rappresenta la via principale veicolando informazioni sia dal SNC ai visceri ma anche da questi ad aree specifiche di integrazioni cerebrali.
Sono da considerare inoltre la produzione a livello intestinale di sostanze tra cui anche neurotrasmettitori che agiscono a livello centrale modulando la funzionalità del cervello accanto a molecole pro-infiammatorie prodotte all’interno del lume intestinale in grado di circolare e raggiungere l’encefalo penalizzandone la funzionalità tra cui anche il controllo dell’ansia e l’umore.
Evidenze scientifiche recenti hanno riconosciuto il ruolo del microbiota intestinale nel mantenimento e promozione della salute mentale enfatizzando una situazione di eubiosi intestinale come condizione ottimale per il benessere psichico contrapposta alla disbiosi espressione di prevalenza di popolazioni microbiche non favorenti la salute dell’intestino ed una ottimale funzionalità sistemica e di organo.
Studi clinici e revisioni sistematiche indicano che l'integrazione con specifici ceppi probiotici, come Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus casei e Bifidobacterium bifidum, può migliorare significativamente i sintomi di ansia e depressione, con effetti positivi osservati già dopo 4-8 settimane di trattamento.
Questa azione centrale specifica ha sostenuto la proposta di denominare alcuni probiotici come psicobiotici
I meccanismi di azione dei psicobiotici sono molteplici. Contribuendo a ripristinare l'equilibrio del microbiota intestinale, riducono primariamente la disbiosi che è associata a infiammazione cronica e alterazioni dell'umore, abbassando nel contempo il livello la produzione di citochine infiammatorie che influenzano negativamente il sistema nervoso centrale.
Gli stessi migliorano la produzione di neurotrasmettitori chiave come serotonina e GABA, fondamentali per la regolazione dell'umore ed il controllo dell'ansia. Infine i probiotici possono regolare la risposta allo stress modulando i livelli di cortisolo, contribuendo a ridurre gli effetti negativi dello stress sull'intestino e sul cervello Sebbene promettenti, gli psicobiotici nonsostituiscono i trattamenti farmacologici convenzionali, ma possono rappresentare un valido supporto complementare soprattutto nei casi di depressione resistente o ansia.
Molti studi riportano un alto tasso di aderenza e nessun effetto avverso grave associato all'uso di probiotici, rendendoli una strategia terapeutica sicura e generalmente ben accettata specialmente quando viene garantito un approccio integrato e personalizzato.
In sintesi:
L’asse intestino‑cervello rappresenta una rete bidirezionale di comunicazione continua, che impatta sia il Sistema Nervoso Centrale sia la funzionalità gastrointestinale, influenzando umore, ansia e cognizione. Nel contesto di questo asse, il microbiota intestinale assume un ruolo chiave per la salute mentale, promuovendo condizioni di eubiosi e contrastando la disbiosi.
Obiettivi del Webinar
• Analizzare le evidenze scientifiche sull’utilizzo dei probiotici nei disturbi d'ansia e dell’umore.
• Approfondire i meccanismi molecolari e neuroendocrini alla base dell’azione dei ceppi specifici.
• Definire possibili indicazioni pratiche e raccomandazioni cliniche.
Argomenti
1. L’asse intestino-cervello: comunicazione bidirezionale
• Vago come via principale di trasmissione nervosa.
• Ruolo delle neurocitochine e molecole pro‑infiammatorie.
• Impatto sul SNC da parte di mediatori prodotti a livello intestinale.
2. Microbiota e salute mentale
• Eubiosi vs disbiosi: impatti infiammatori e sull’umore.
• Associato a ansia, depressione, alterazioni cognitivo-emotive.
3. Psicobiotici: definizione e profili ceppo-specifici
• Lactobacillus acidophilus, L. casei, Bifidobacterium bifidum, B. longum, L. rhamnosus, L. plantarum PS128
• Ceppi in grado di modulare ansia e umore in studi clinici in 4–8 settimane.
4. Meccanismi d’azione dei probiotici
1. Ripristino dell’eubiosi intestinale◦ Riduzione della permeabilità intestinale e della traslocazione batterica.
◦ Diminuzione dell’attivazione del sistema immunitario e della produzione di citochine pro‑infiammatorie, con diminuzione dello stato infiammatorio sistemico e neuroinfiammatorio
2. Modulazione del sistema immunitario innato
◦ Controllo dell’infiammazione cronica, miglioramento della neuroplasticità e neurogenesi; osservato aumento di nuovi neuroni nell’ippocampo nei modelli animali
3. Sintesi e liberazione di neurotrasmettitori
◦ Produzione di GABA, serotonina, dopamina e altre amine biogene da parte dei ceppi probiotici
◦ Stimolazione della sintesi di serotonina intestinale tramite SCFA (es. butirrato) su cellule enterochromaffini
4. Interazione con il sistema nervoso enterico (ENS) e vago
◦ Stimoli neuroattivi trasmessi al cervello via nervo vago .
5. Regolazione dell’asse HPA e risposta allo stress
◦ Riduzione dei livelli di cortisolo/corticosterone, miglioramento della risposta allo stress, grazie a un effetto stabilizzante sulla barriera intestinale
6. Produzione di peptidi bioattivi
◦ Generazione di GLP‑1, neuropeptidi Y, CCK, ossitocina, grelina; coinvolti nel tono dell’umore
5. Evidenze cliniche
• RCT e metanalisi dimostrano miglioramenti significativi di ansia e sintomi depressivi in 4–8 settimane.
• Elevata sicurezza e aderenza elevate, nessun effetto collaterale grave.
• Possibile ruolo in depressione resistente o come complemento ai trattamenti farmacologici.
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RELATORI

Dott. Luciano Lozio
Farmacista, farmacologo, ricercatore da oltre 20 anni impegnato nello studio dei batteri probiotici.
Può essere considerato uno dei padri fondatori della farmacologia probiotica. Collabora con più Università italiane (Università di Napoli -Federico II-, Roma –Cattolica, Perugia, Palermo, Udine, Pavia) ed estere in lavori di validazione dell’uso di vari ceppi probiotici. Dal 2016, assieme al Centro Studi di Probiotica e Nutrizione organizzano corsi di specializzazione in nutrizione e probiotica per operatori sanitari e del benessere per trasmettere l’uso e la conoscenza della “farmacologia probiotica”, attraverso una formazione altamente qualificata, educare un team di esperti in questa disciplina, per divulgare con competenza e funzionalità, sia in campo medico sanitario che in ambito universitario, l’utilizzo mirato dei probiotici in affiancamento alle terapie mediche, per il benessere integrato dell’individuo.

Dr. Piergiorgio Miottello -Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta
Laurea in medicina e chirurgia (1977 Università di Padova) specializzazione in neuropsichiatria Infantile (2000 università di Pisa), perfezionato in scienze neurologiche (Università di Padova 1993) in riabilitazione dell’età evolutiva (università di Modena 1991). Psicoterapeuta dal 1994, ha lavorato nelle aziende sanitarie di Vicenza, Cittadella e dal 2000 al 2014 a Bassano del Grappa come direttore della struttura complessa di neuropsichiatria Infantile.
Da fine del 2014 ha assunto la direzione sanitaria del centro di neuroscienze e psicologia dell’età evolutiva di Rosà.
Autore di numerose pubblicazioni sul temi inerenti la neurologia e la psichiatria, partecipa costantemente come relatore a convegni e corsi di formazione su questi ambiti. E’ stato docente di neuropsichiatria infantile presso la facoltà di psicologia dell’Università di Padova.
Componente del comitato scientifico dell’associazione sclerosi tuberosa Italia dal 2002, ha assunto l’incarico d coordinatore nazionale dello stesso nel 2012. E’ presidente eletto della sezione triveneta della società italiana disturbi del comportamento alimentare (SISDCA).
Si occupa in particolare dello studio delle alterazioni cerebrali che sostengono i principali quadri neuropsichiatrici delle infanzie e dell’età giovanile con particolare riferimento all’epilessia, i disturbi del comportamento, le depressioni e delle relative terapie psicofarmacologiche.